Discussione:
Assegno postale impagato
(troppo vecchio per rispondere)
Fabio Lo Sapio
2008-07-11 20:59:53 UTC
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Salve,
ho ricevuto in pagamento un assegno postale datato 20.06.
Il 27.06 lo deposito sul mio conto corrente.
Dopo alcuni giorni l'assegno mi è tornato "impagato" per mancanza di
provvista,ma non protestato.
Ora Vi chiedo: ma le Poste non avevano l'OBBLIGO di farlo protestare?
Adesso io, non potendo più far levare il protesto, ho perso l'azione
di regresso verso i giranti?.Se si, chi mi risarcisce questo danno?
Per favore gradirei informazioni in merito.
Grazie.
Fabio
Vinicio Loncagni
2008-07-12 06:45:15 UTC
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Post by Fabio Lo Sapio
Dopo alcuni giorni l'assegno mi è tornato "impagato" per mancanza di
provvista,ma non protestato.
Può essere sufficiente un'attestazione di mancato pagamento della stanza di
compensazione, o documenti simili, che possono sostituire validamente
il vero protesto, con bolli di legge e firma del notaio.
Sicuramente l'assegno è stato inserito nella banca dati CAI, e quindi ora il
firmatario ha tutto l'interesse a pagare, per evitarsi noie di tutti i
tipi...
Post by Fabio Lo Sapio
Ora Vi chiedo: ma le Poste non avevano l'OBBLIGO di farlo protestare?
Adesso io, non potendo più far levare il protesto, ho perso l'azione
di regresso verso i giranti?
Se l'assegno era emesso a tuo favore, il protesto non è necessario.
Il protesto, infatti, serve solo per agire legalmente contro i giratari.
Se giratari non ce ne sono, il protesto è inutile, e l'assegno conserva
intatto il suo valore per agire contro l'emittente; tu hai risparmiato le
spese notarili di accesso e di compilazione dell'atto di protesto, oltre
ai bolli di legge.
Post by Fabio Lo Sapio
Se si, chi mi risarcisce questo danno?
Se giranti ce ne sono, il danno c'è, indubbiamente.
Infatti, in mancanza di protesto i giratari intermedi non risultano
obbligati al pagamento del titolo, e tu potresti agire contro di loro solo
in base al debito che ha causato l'emissione dell'assegno stesso. In parole
povere, la strada giudiziaria sarebbe ancora più complicata.

Se si trattasse di un assegno bancario, regolare, recante più girate,
impagato e non protestato, la responsabile del mancato protesto sarebbe la
banca trassata, e contro di questa dovresti agire per vederti riconosciuto
il danno.
Nella mia esperienza, quando capitano pasticci del genere, e gli importi in
gioco non sono esagerati, la tendenza delle banche è pagare, pur di non far
sollevare il polverone.

Quanto sopra riguarda il funzionamento di un assegno *bancario*.
Non posso avere la certezza che la posta, pur dichiarando di avere le
caratteristiche di "banca", si comporti allo stesso modo.

Ciao ciao.

Vinicio Loncagni
--
Vinicius_LoncanisAThotmailPUNTOcom
Gringotts Bank LTD, Diagon Alley.
http://tinyurl.com/cwf4r
Fabio Lo Sapio
2008-07-12 09:42:35 UTC
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Ciao Vinicio,
innanzitutto grazie per la rapida consulenza,
Post by Vinicio Loncagni
Post by Fabio Lo Sapio
Dopo alcuni giorni l'assegno mi è tornato "impagato" per mancanza di
provvista,ma non protestato.
Può essere sufficiente un'attestazione di mancato pagamento della stanza di
compensazione, o documenti simili, che possono sostituire validamente
il vero protesto, con bolli di legge e firma del notaio.
Niente di tutto questo. L'assegno mi è stato restituito conuna nota su
carta intestata di Bancoposta che motiva il mancato pagamento.Stop!
Post by Vinicio Loncagni
Sicuramente l'assegno è stato inserito nella banca dati CAI, e quindi ora il
firmatario ha tutto l'interesse a pagare, per evitarsi noie di tutti i
tipi...
Purtroppo ho scoperto che non è il mio caso
Post by Vinicio Loncagni
Post by Fabio Lo Sapio
Ora Vi chiedo: ma le Poste non avevano l'OBBLIGO di farlo protestare?
Adesso io, non potendo più far levare il protesto, ho perso l'azione
di regresso verso i giranti?
Se l'assegno era emesso a tuo favore, il protesto non è necessario.
Il protesto, infatti, serve solo per agire legalmente contro i giratari.
Se giratari non ce ne sono, il protesto è inutile, e l'assegno conserva
intatto il suo valore per agire contro l'emittente; tu hai risparmiato le
spese notarili di accesso e di compilazione dell'atto di protesto, oltre
ai bolli di legge.
I giratari si cono e,forse, qualche speranza di recuerare qualcosa
poteva venire solo dall'azione di regresso nei loro confronti.
Post by Vinicio Loncagni
Post by Fabio Lo Sapio
Se si, chi mi risarcisce questo danno?
Se giranti ce ne sono, il danno c'è, indubbiamente.
Infatti, in mancanza di protesto i giratari intermedi non risultano
obbligati al pagamento del titolo, e tu potresti agire contro di loro solo
in base al debito che ha causato l'emissione dell'assegno stesso. In parole
povere, la strada giudiziaria sarebbe ancora più complicata.
Se si trattasse di un assegno bancario, regolare, recante più girate,
impagato e non protestato, la responsabile del mancato protesto sarebbe la
banca trassata, e contro di questa dovresti agire per vederti riconosciuto
il danno.
Il problema è che la "Banca" trattaria sono le Poste Italiane e non
una vera e propria Banca. Da qui tutti i miei dubbi.
Post by Vinicio Loncagni
Nella mia esperienza, quando capitano pasticci del genere, e gli importi in
gioco non sono esagerati, la tendenza delle banche è pagare, pur di non far
sollevare il polverone.
Quanto sopra riguarda il funzionamento di un assegno *bancario*.
Non posso avere la certezza che la posta, pur dichiarando di avere le
caratteristiche di "banca", si comporti allo stesso modo.
Capisco. Intanto mi accingo a scrivere alle Poste Italiane S.p.A.
minacciando azioni legali. Si vedrà poi........
Grazie mille.
Post by Vinicio Loncagni
Vinicio Loncagni
Vinicio Loncagni
2008-07-12 11:59:30 UTC
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Post by Fabio Lo Sapio
L'assegno mi è stato restituito conuna nota su
carta intestata di Bancoposta che motiva il mancato pagamento.Stop!
Ecco, mi vien da ridere...
Cioè, non mi metto a ridere per la tua vicenda, ci mancherebbe, ma perchè
allora non capita solo a me che gli assegni postali vengano resi senza
preoccuparsi di allegare una documentazione per lo meno assimilabile a
quella che rilasciano le banche...
Post by Fabio Lo Sapio
Post by Vinicio Loncagni
Sicuramente l'assegno è stato inserito nella banca dati CAI,
Purtroppo ho scoperto che non è il mio caso
E perchè?
Come possono evitare la procedura CAI, se ne ricorrono i presupposti?
Post by Fabio Lo Sapio
I giratari ci sono e,forse, qualche speranza di recuerare qualcosa
poteva venire solo dall'azione di regresso nei loro confronti.
Allora resto sempre più allibito.
Se i giratari ci sono, presso le banche il protesto è obbligatorio!
Se, per qualche motivo, il protesto "salta", il rischio è che la banca possa
essere chiamata in causa...
Post by Fabio Lo Sapio
Il problema è che la "Banca" trattaria sono le Poste Italiane
Infatti.
Ogni tanto mi sento in colpa perchè penso di avere dei pregiudizi contro le
Poste, ma poi leggo queste vicende, e mi auto-assolvo...

Non posso biasimare i commercianti che continuano ad esporre i cartelli "Non
si accettano assegni postali"...

Ciao ciao

VL
--
Vinicius_LoncanisAThotmailPUNTOcom
Gringotts Bank LTD, Diagon Alley.
http://tinyurl.com/cwf4r
Colbert
2008-07-12 11:20:38 UTC
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Post by Fabio Lo Sapio
Salve,
ho ricevuto in pagamento un assegno postale datato 20.06.
Il 27.06 lo deposito sul mio conto corrente.
Dopo alcuni giorni l'assegno mi è tornato "impagato" per mancanza di
provvista,ma non protestato.
Ora Vi chiedo: ma le Poste non avevano l'OBBLIGO di farlo protestare?
Se era un assegno emesso su piazza le due date possono far pensare che sia
giunto alle Poste fuori termini per il protesto. Hai controllato?
Per il resto vale quanto già detto da Vinicio.
Vinicio Loncagni
2008-07-12 22:16:05 UTC
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Post by Colbert
Se era un assegno emesso su piazza le due date possono far pensare che sia
giunto alle Poste fuori termini per il protesto. Hai controllato?
Vero, sono andato ora a rileggere il messaggio iniziale e mi sono reso conto
di aver preso un granchio!
Ero convinto di aver letto "emesso il 20 e reso insoluto il 27", e quindi
ero partito in tromba perchè ero *sicuro* che fosse arrivato nei termini.
Invece, visto che è stato *emesso su piazza* il 20 e *negoziato* il 27, con
ogni probabilità è pervenuto oltre i termini per il protesto.
Però la presentazione in stanza di compensazione dovrebbe essere stata nei
termini per la CAI (il 30/6 ottavo giorno dopo l'emissione, visto che il 28
era festivo).

Vabbè, se ho toppato in tal senso, tante scuse alle poste ...

Però mi vengono due dubbi...

1 - La posta di sabato è aperta. Se il termine di presentazione cade proprio
di sabato, passa a lunedì come per le banche o no?

2 - Forse è un caso, ma sto notando che gli assegni postali risultano sempre
tratti sugli stessi uffici. Non è che sono "accentrati", che cioè tutti gli
uffici di una determinata provincia emettono libretti assegni riferentisi
alla "direzione provinciale", o che tutti i conti correnti risultano accesi
presso quella direzione?
E allora, tutti quelli che non risiedono nel capoluogo emettono assegni
"fuori piazza" ?

Boh!

Ciao ciao

VL
--
Vinicius_LoncanisAThotmailPUNTOcom
Gringotts Bank LTD, Diagon Alley.
http://tinyurl.com/cwf4r
Fabio Lo Sapio
2008-07-13 21:19:14 UTC
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Scusate ma il DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 14 marzo
2001, n. 144 (GU n. 094 del 23/04/2001)
Regolamento recante norme sui servizi di bancoposta.

all' Art. 8. "Termini di validità" recita così:
1 . Gli assegni ordinari sono pagabili entro il termine di sessanta
giorni dalla data di traenza.
2 . Gli assegni vidimati sono pagabili a vista, entro il termine di
due mesi dal momento in cui viene apposta la vidimazione.

Il mio era un assegno ordinario.
Non credete che considerate le date che vi ho già dato non si ponga
affatto un problema di scandenza dei termini per il protesto?
Vinicio Loncagni
2008-07-14 07:39:03 UTC
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Post by Fabio Lo Sapio
Scusate ma il DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 14 marzo
2001, n. 144 (GU n. 094 del 23/04/2001)
Regolamento recante norme sui servizi di bancoposta.
...
A questo punto, mi pare proprio che la posta abbia delle regole sue, dei
tempi suoi, abbia suoi difetti e, perchè no, a seconda del punto di vista,
dei suoi pregi.

Se la vicenda del thread fosse accaduta presso una banca, avrei avuto
risposte certe e precise, perchè non si sta discutendo di opinioni ma ci
si basa su leggi e regolamenti ben precisi.

Non conosco le leggi e i regolamenti sui quali si basi la Posta, che a
quanto vedo sono differenti da quelle che conosco io, quindi non posso
parlare con cognizione di causa.

Ma mi chiedo, a questo punto, se discussioni sul "servizio" Bancoposta
possano essere assimilate a discussioni sulle banche, visto che con il
sistema bancario sembra ci siano sempre meno punti in comune...

Ciao ciao.

VL
--
Vinicius_LoncanisAThotmailPUNTOcom
Gringotts Bank LTD, Diagon Alley.
http://tinyurl.com/cwf4r

questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Max max
2008-07-14 07:45:49 UTC
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Post by Vinicio Loncagni
se discussioni sul "servizio" Bancoposta
possano essere assimilate a discussioni sulle banche
Sì per i servizi appunto bancari.
Post by Vinicio Loncagni
visto che con il
sistema bancario sembra ci siano sempre meno punti in comune...
Solo di fatto. I termini per il protesto sono gli stessi. E le differenze
normative non sono tantissime.

Max max
Max max
2008-07-14 07:46:16 UTC
Permalink
Post by Fabio Lo Sapio
si ponga
affatto un problema di scandenza dei termini per il protesto ?
Si pone.

Max max
Max max
2008-07-14 07:49:16 UTC
Permalink
Post by Fabio Lo Sapio
i termini per il protesto ?
Non so se è l'ultima comunicazione interna ma almeno ti fai una idea su come
dovrebbe funzionare:
http://www.auge.it/comunicazione%20pt.htm

Max max

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