Discussione:
assegno bloccato ma... rientrato
(troppo vecchio per rispondere)
picone
2006-10-26 07:33:17 UTC
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Un cliente rilascia una dichiarazione (semplice, non una denuncia di
sottrazione/smarrimento) alla filiale presso cui ha il conto corrente
affermando di aver distrutto gli assegni n.ro X, Y e Z.

Il cassiere ne prende atto ed inserisce l'informazione (blocco non
reversibile) in procedura.

Dopo pochi giorni uno degli assegni dichiarati distrutti rientra in
filiale (nei termini) regolarmente compilato e firmato.

Domande:

1 - La banca, a norma di legge, potrebbe pagare tranquillamente l'assegno
(se i fondi fossero disponibili) in quanto il blocco produce effetti solo
se l'assegno arriva oltre i termini di presentazione. (vero o falso).

2 - Nella pratica, però, si contatta il cliente invitandolo a
sottoscrivere una nuova dichiarazione tipo: "oops, mi sono sbagliato
l'assegno Y era stato emesso e non distrutto. Pagatelo pure". Dopodiché
l'assegno viene regolarmente pagato. Se il cliente si rifiutasse di venire
in banca e/o fosse irreperibile l'assegno dovrebbe essere inviato al
protesto con causale 79 (Assegno sottratto / smarrito / distrutto) questa
causale non attiva la procedura CAI ma solo il protesto. La domanda è:
questo tipo di comportamento non potrebbe essere una "furbata" del traente
per prendere tempo con il creditore evitando, nel contempo, la
segnalazione CAI (che all'atto pratico si è dimostrata più efficace del
protesto)? Quali sarebbero le conseguenze legali per il creditore
(beneficiario) ed il debitore (traente)?

Grazie a chi vorrà rispondermi e un saluto a tutti i forumisti.

Picone.
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Vinicio Loncagni
2006-10-26 08:47:52 UTC
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Post by picone
Un cliente rilascia una dichiarazione (semplice, non una denuncia di
sottrazione/smarrimento) ...
Intervengo solo su questo punto.
Da me, o il cliente porta la denuncia di smarrimento/furto presentata alla
pubblica autorità, o l'assegno non si blocca.
Punto.
Non ho quindi esperienza diretta, però il quesito è interessante ...

Ciao ciao.

Vinicio Loncagni
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Sparrow
2006-10-26 11:53:45 UTC
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Vinicio Loncagni wrote:
[cut]
Post by Vinicio Loncagni
Da me, o il cliente porta la denuncia di smarrimento/furto presentata
alla pubblica autorità, o l'assegno non si blocca.
La richiesta (legittima, ex art. 35 L.A.) di non pagare un assegno che
dovesse pervenire oltre i termini di presentazione, come la trattate?
Post by Vinicio Loncagni
...il quesito è interessante ...
Concordo.

P.S.: non sono un bancario.
Vinicio Loncagni
2006-10-26 12:48:16 UTC
Permalink
Post by Sparrow
La richiesta (legittima, ex art. 35 L.A.) di non pagare un assegno che
dovesse pervenire oltre i termini di presentazione, come la trattate?
Su questo non c'è problema.
Se l'assegno arriva entro i termini e quello ha ordinato di non pagare, lo
si protesta, con CAI e tutto il resto.
A proposito: e se ci fosse una sola girata?
Il protesto diviene inutile perchè non ci sono i terzi, la CAI non ha
senso perchè i fondi c'erano... e che si fa?

Poi sono andato a rileggermi bene il quesito iniziale, e mi sono reso
conto di aver dato una risposta che non c'azzecca.
La domanda non verteva su assegno rubato/smarrito, ma su assegno
*dichiarato distrutto*.
La cosa è alquanto diversa, perchè anche da me per il titolo distrutto non
si chiede niente. Anzi, nove volte su dieci non si inserisce neanche il
blocco sul conto corrente, rinviando il tutto all'estinzione tra Xmila
anni.
Può la banca chiedere "un pezzo" dell'assegno distrutto, proprio come si
chiede "un pezzo" del bancomat o della carta di credito quando questa
viene annullata?
Post by Sparrow
Post by Vinicio Loncagni
...il quesito è interessante ...
E a pensarci bene lo diventa sempre più...

Ciao ciao

VL
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Gi
2006-10-26 13:11:30 UTC
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Post by Vinicio Loncagni
Poi sono andato a rileggermi bene il quesito iniziale, e mi sono reso
conto di aver dato una risposta che non c'azzecca.
La domanda non verteva su assegno rubato/smarrito, ma su assegno
*dichiarato distrutto*.
Mi sembrava ma non sono voluto intervenire in attesa della rettifica.
Post by Vinicio Loncagni
La cosa è alquanto diversa, perchè anche da me per il titolo distrutto non
si chiede niente. Anzi, nove volte su dieci non si inserisce neanche il
blocco sul conto corrente, rinviando il tutto all'estinzione tra Xmila
anni.
Può la banca chiedere "un pezzo" dell'assegno distrutto, proprio come si
chiede "un pezzo" del bancomat o della carta di credito quando questa
viene annullata?
Ora non vorrei dire una corbelleria, sia perché potrebbe essere una
procedura locale sia perché magari le cose nel tempo cambiano e....non ci
sono più le mezze stagioni, ecc.
Bando agli scherzi, al momento che il cliente si presenta per estinguere un
conto, gli si fanno certamente le domande di rito: è sicuro che non ha....
mai peccato, che non..., che non...., ecc. ma tutto ciò non vale la carta,
pardon la schermata su cui state leggendo. Ciò che vale è, o era, la carta
di credito e la carta di debito (bancomat) che restituisce e il foglio che
sottoscrive in cui dichiara che non ci sono titoli in circolazione ancora
negoziabili, punto. A mio avviso, niente altro! A quel punto il cassiere o
chi per lui inserisce il blocco del conto come estinto e al di la delle
pratiche/tempi effettivi per la chiusura il conto risulta estinto. E'
evidente che se il giorno dopo perviene un assegno tratto su quel conto, la
diligenza del buon padre di famiglia e in questo caso anche del nonno,
prevede che si cerchi di rintracciare il, o l'ex, se irrintracciabile o il
cliente non lo riconosce e/o non corre a coprire l'assegno, deve, essere
fatto protestare con la motivazione: conto estinto.
Così era, così mi pare.
Cordialità
Gi
--
Per chi avesse necessità di contattarmi privatamente:
gsassachiocciolatiscalipuntoit
Scusate il disturbo.
Vinicio Loncagni
2006-10-26 14:41:11 UTC
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... al momento che il cliente si presenta per estinguere un
conto ... dichiara che non ci sono titoli in circolazione ancora
negoziabili, punto.
Tutto corretto.
Ma neanche questo è il caso ipotizzato.
Infatti, se il conto è estinto allora è *anche* mancante di fondi, quindi
il problema sul protesto si potrebbe porre solo per la causale da
comunicare al notaio, ma andrebbe sicuramente in CAI. E, diciamocela
tutta, visto che il cliente non è più cliente ... peggio per lui!

Il caso qui è molto più sottile: il conto c'è ancora, è attivo, ha i
fondi, non c'è alcuna richiesta di estinzione, ma solo un foglio con su
scritto "Cara banca, avevo finito la carta igienica e allora ho usato
l'assegno numero 123456789. Per decenza non te ne porto neanche un
pezzettino (!), ma tu consideralo distrutto".
E l'assegno arriva, bello lindo e pulito come appena stampato, con data
firma luogo di emissione e tutto il resto perfettamente a posto.
E il cliente è andato a farsi una gita in Afghanistan ed è irreperibile...
Che si fa?

Che valore si può attribuire alla letterina?
Vale più la letterina (foglio di carta) o l'assegno (titolo immediatamente
esecutivo)?

Ripeto, boh! ^__^

Ciao ciao

VL
--
Vinicius_LoncanisAThotmailPUNTOcom
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Gi
2006-10-26 15:21:24 UTC
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Post by Vinicio Loncagni
Il caso qui è molto più sottile: il conto c'è ancora, è attivo, ha i
fondi, non c'è alcuna richiesta di estinzione, ma solo un foglio con su
scritto "Cara banca, avevo finito la carta igienica e allora ho usato
Allora chiedo scusa e all'inizio della quaresima mi cospargerò il capo di
cenere ;-)
Post by Vinicio Loncagni
Che valore si può attribuire alla letterina?
Vale più la letterina (foglio di carta) o l'assegno (titolo immediatamente
esecutivo)?
Perdonami la supponenza ma non c'è dubbio alcuno, se mi passi la battuta è
come chiedere se valgono di più le famose banconote via fax o quelle versate
la settimana successiva.
La lettera è la citata carta igienica, l'altro un titolo esecutivo.
Se è possibile, usando sempre la famosa diligenza, si contatta il cliente,
fermo restando che qualsiasi cosa lui dica l'assegno è "l'assegno" il resto
aria per i denti.

Cordialità
Gi
--
Per chi avesse necessità di contattarmi privatamente:
gsassachiocciolatiscalipuntoit
Scusate il disturbo.
Garrone Miseno
2006-10-26 18:27:32 UTC
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E' evidente che se il giorno dopo perviene un assegno tratto su quel
conto, la diligenza del buon padre di famiglia e in questo caso anche del
nonno, prevede che si cerchi di rintracciare il, o l'ex, se
irrintracciabile o il cliente non lo riconosce e/o non corre a coprire
l'assegno, deve, essere fatto protestare con la motivazione: conto
estinto.
La diligenza del buon padre di famiglia prevede che prima di chiudere un
conto IL CLIENTE verifichi il rientro di tutti gli assegni staccati o,
anche, di non dichiarare il falso (di aver distrutto un assegno che invece
circola a firma propria). Attenzione la mia non vuole essere una
precisazione polemica ma vuole richiamare l'attenzione sul fatto che il
rintracciare il cliente non è un DOVERE della banca che può tranquillamente
protestare il titolo senza che gli venga inputato alcunchè. I doveri sono in
carico esclusivamente al traente che da un ordine alla banca che NON PUO'
essere rispettato (perchè mancano i fondi o perchè è stato chiuso il conto
ed è quindi decaduta l'autorizzazione a trarre assegni - qui diventa
determinante la data di emissione del titolo).
Gi
2006-10-26 19:07:57 UTC
Permalink
Post by Garrone Miseno
circola a firma propria). Attenzione la mia non vuole essere una
precisazione polemica ma vuole richiamare l'attenzione sul fatto che il
rintracciare il cliente non è un DOVERE della banca che può
tranquillamente protestare il titolo senza che gli venga inputato
alcunchè. I doveri sono in
Assolutamente si!
Io nel citare la diligenza del buon padre di famiglia ho forse sbagliato ma
non lo intendevo in senso giuridico o normativo ma solamente come un di più,
certamente non dovuto, tant'é che ho usato ironicamente "....padre di
famiglia e anche del nonno".
Cordialità
Gi
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gsassachiocciolatiscalipuntoit
Scusate il disturbo.
Max max
2006-10-26 19:31:34 UTC
Permalink
Post by Vinicio Loncagni
Se l'assegno arriva entro i termini e quello ha ordinato di non pagare
E' bene che sia specificato se entro i termini o no.
Post by Vinicio Loncagni
Il protesto diviene inutile perchè non ci sono i terzi
Sì ma si tende lo stesso a farlo elevare. La cosa comunque non è univoca.
Post by Vinicio Loncagni
la CAI non ha senso perchè i fondi c'erano...
Se il cliente ha ordinato di non pagarlo prima della scadenza dei termini si
becca anche il CAI (è lui che ha reso indisponibili i fondi)

Max max
riph
2006-10-26 12:26:36 UTC
Permalink
Post by Vinicio Loncagni
Intervengo solo su questo punto.
Da me, o il cliente porta la denuncia di smarrimento/furto presentata
alla pubblica autorità, o l'assegno non si blocca.
Punto.
Ma nella fattispecie trattasi di distruzione del titolo.
Secondo me la banca dovrebbe pagare o protestare, se mancano i fondi.
Sarebbe trooppo facile dichiarare la distruzione, senza portare l'assegno in
banca benchè invalidato, per non pagare un assegno.


Ciao
Garrone Miseno
2006-10-26 18:17:41 UTC
Permalink
Post by picone
Dopo pochi giorni uno degli assegni dichiarati distrutti rientra in
filiale (nei termini) regolarmente compilato e firmato.
Se ci sono i fondi e se il titolo e regolare si paga l'assegno. Se non ci
sono si protesta. Se non ci sono i fondi e sono scaduti i termini non si
protesta ma se ci sono i requisiti si iscrive in CAI.
Le telefonate si fanno sempre più raramente. Non c'è tempo...
Max max
2006-10-26 19:34:30 UTC
Permalink
Post by Garrone Miseno
Le telefonate si fanno sempre più raramente.
Però se il cliente ha dichiarato la distruzione o altro, quell'assegno va
controllato mooolto attentamente ;-)
Ci sono stati casi di assegni perfettamente imitati.

Max max
Max max
2006-10-26 19:28:05 UTC
Permalink
Post by picone
fosse irreperibile l'assegno dovrebbe essere inviato al
protesto con causale 79 (Assegno sottratto / smarrito / distrutto) questa
causale non attiva la procedura CAI ma solo il protesto.
Se l'assegno arriva (e non ha tracce di contraffazione) il cliente può aver
dichiarato anche di averlo ingoiato che la cosa è irrilevante. Quindi o si
paga o altrimenti protesto e cai. Ovviamente se ci sono fondi occorre un
ulteriore ordine del cliente di non pagare.

Max max
picone
2006-10-27 07:53:30 UTC
Permalink
Grazie a tutti per aver contribuito. Mi sono fatto un'idea un po' più
precisa sulla questione. Questo forum si dimostra, ancora una volta,
preziosissimo.

Un'ultima (forse) domanda: La comunicazione di un
furto/smarrimento/distruzione di un assegno bancario deve essere sempre
corredata da una denuncia resa ad un pubblico ufficiale? Vorrei una
risposta che vada al di la' delle consuetudini consolidatesi presso le
singole banche: la normativa cosa prevede in merito? se mi
fregano/smarrisco/distruggo un assegno a 30 mt. dalla mia filiale e a 100
km. dal più vicino posto di polizia posso comunicare alla banca l'avvenuto
furto/smarrimento/distruzione con una semplice dichiarazione o, affinché
quest'ultima abbia valore, debbo prima farmi 100 km per corredarla di una
denuncia.

Grazie a tutti i colleghi (e non).

ciao.
--
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Max max
2006-10-27 10:14:06 UTC
Permalink
Post by picone
La comunicazione di un
furto/smarrimento/distruzione di un assegno bancario deve essere sempre
corredata da una denuncia resa ad un pubblico ufficiale ?
In teoria no, ma nei primi due casi il rimedio vero è l'ammortamento se
l'assegno non è non trasferibile. Nel terzo non ci dovrebbero essere
problemi se il fatto è vero. Nel primo caso ed in parte nel secondo caso la
denuncia potrebbe anche servire ad ottenere un provvedimento di sequestro
penale in casi particolari.

Max max
Vinicio Loncagni
2006-10-27 10:37:27 UTC
Permalink
... ma nei primi due casi il rimedio vero è l'ammortamento ...
..e se sono stati rubati/smarriti in bianco?

Ciao ciao.

VL
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Max max
2006-10-27 11:03:00 UTC
Permalink
Post by Vinicio Loncagni
..e se sono stati rubati/smarriti in bianco?
Che intendi per "in bianco" ? Per l'ammortamento è sufficiente che ci sia la
firma di traenza, anche se non manca (sul presupposto della nullità
dell'assegno per mancanza di dati essenziali qualche pronuncia
giurisprudenziale difforme ma in pratica il problema lo eviti evitando
alcune precisazioni in ricorso ...).
Se invece si tratta di meri moduli di assegni non sottoscritti è evidente
che non ci può essere l'ammortamento non trattandosi di titoli di credito.
In questo caso (come per la banca i moduli di assegni circolari in bianco
non recanti la sottoscrizione di emissione) è interesse del cliente sia
effettuare la denuncia sia far riferimento in essa a possibili ipotesi di
reato (se si è trattato di smarrimento e non furto far riferimento al
possibile uso delittuoso dei moduli da parte di un eventuale ritrovatore)
per tentare di far pronunciare un provvedimento di sequestro (io tra l'altro
la farei direttamente in procura) sia allertare subito la banca per
iscritto (allegando anche copia della denuncia appena possibile) in maniera
che nel caso (probabile) di presentazione vengano effettuati i controlli del
caso.
Se arrivasse l'assegno con firma di traenza perfetta (nel caso i moduli
siano caduti in mano di malitenzionati muniti di falsario esterno con un
modello di firma del malcapitato) la banca dovrebbe avvertire dando un
minimo di tempo ed in quel caso l'unica per impedire il pagamento è andare a
pietire un sequestro dal p.m. di turno o tentare la strada di un
provvedimento giudiziario di urgenza od anche (ma solo in questo caso come
estrema ratio un ammortamento al volo).
Però occorre sapere come muoversi.
Lato banca conta quello che arriva ed eventuali provvedimenti giudiziari,
non dichiarazioni del cliente diverse da quello che appare (salvo l'onere di
effettuare controlli più appronditi del normale).

Max max
Gi
2006-10-27 12:15:42 UTC
Permalink
Post by picone
furto/smarrimento/distruzione di un assegno bancario deve essere sempre
corredata da una denuncia resa ad un pubblico ufficiale?
CUT
Post by picone
se mi
fregano/smarrisco/distruggo un assegno a 30 mt. dalla mia filiale e a 100
km. dal più vicino posto di polizia posso comunicare alla banca l'avvenuto
furto/smarrimento/distruzione con una semplice dichiarazione o, affinché
quest'ultima abbia valore, debbo prima farmi 100 km per corredarla di una
denuncia.
La tua dichiarazione, verbale o scritta che sia, rilasciata alla banca di
per se non ha valore alcuno se non informativo.
La denuncia di smarrimento o furto deve essere fatta sempre e solamente ad
un posto di polizia o carabinieri.
La banca può essere preavvertita telefonicamente del fatto che provvederà a
mettere un blocco momentaneo sul tuo conto in attesa che gli pervenga
materialmente copia della denuncia; di solito si telefona alla banca, poi si
fa seguire magari un fax e, sempre in accordo con loro, si può recapitarla
materialmente il giorno successivo.
Ma ciò che fa fede è sempre e solo la denuncia fatta all'autorità
competente.
Cordiali saluti
Gi
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